Tra miti e storia:
La leggenda delle Sirene

baia delle sirene

La costiera Sorrentina, non è solo culla di bellezze naturalistiche e storiche, ma pullula di leggende e miti tramandati da generazione in generazione.

In un punto in particolare della costiera, più precisamente a Punta Campanella c’è un’insenatura, dal panorama incredibilmente suggestivo, dove i bagnanti si tuffano nel mare cristallino ammirando il profilo dei faraglioni di Capri in lontananza.

Secondo Plinio il Vecchio, fu esattamente in questa area che Ulisse avrebbe incontrato le sirene ed il loro canto, durante il suo ritorno verso Itaca, raccontato nell’Odissea 3000 anni fa.

Tra i miti più conosciuti ricordiamo appunto la leggenda delle sirene.

La leggenda narra che Ligeia, Leucosia, Partenope, tre meravigliose fanciulle metà donna e metà pesce, il cui canto dolce ed ammaliante ipnotizzava i naviganti fino a provocarne il naufragio contro le scogliere. Secondo il canto di Omero, dopo essere sfuggito alle insidie della Maga Circe, Ulisse per scampare al pericolo delle sirene si premurò che i suoi compagni di equipaggio si tappassero le orecchie con della cera mentre lui si fece legare strettamente all’albero della nave senza tappi, perché voleva ascoltare quel canto paradisiaco senza però rischiare di restarne prigioniero. 

La sua astuzia ed il pericolo scampato fece sì che le sirene si tramutassero in roccia colpite dalla delusione e dal dispiacere, diventando le tre piccole isole che oggi corrispondono a Li Galli, Castelluccio e la Rotonda, situati proprio in prossimità di questo splendido paradiso naturale.

A Punta Campanella, sono visibili ancora oggi i resti del Tempio di Atena, costruito – si dice- da Ulisse. Una curiosità: secondo un’etimologia popolare, anche le origini del nome “Sorrento” derivano dalla denominazione ”Sirenide”, precedentemente attribuita alla zona per la presenza di queste leggendarie creature.

Interpretando l’affascinante leggenda vista in una chiave realistica, il canto delle sirene può essere ricondotto al canto della natura e la suggestività di questi luoghi. La presenza di grotte naturali, scogliere a picco sul mare, dove lo sciabordio delle onde e l’eco prodotto dal mare nelle cavità rocciose riportano alla mente una melodia soave ed ammaliante.

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